Descrizione

L'agricoltura è, prima di tutto, amore e passione per la terra. Questo il principio ispiratore dell’"Azienda agricola Parisi" ubicata nel territorio di Scicli, zona particolarmente vocata all'agricoltura.

La passione per l’agricoltura della famiglia Parisi, contadini da almeno tre generazioni, si può percepire vedendo la distesa di piantine di pomodoro all’interno delle serre impiantate nei loro terreni.

Le due varietà di pomodoro su cui si concentra la produzione dell’azienda sono il Pixel, dal gusto dolce, e il Datterino, un giusto equilibrio tra acidi e zuccheri; entrambe le varietà sono adatte per la preparazione di salse. Al termine della raccolta, infatti, il pomodoro viene lavorato e convertito in sugo, condito con olio, sale e basilico, per poi essere imbottigliato in vetro e pronto per l’uso.

Accanto alle colture più redditizie, i Parisi hanno deciso di rivalutare e coltivare una varietà di fagiolo, scomparsa nel tempo dalle tavole a causa della bassa resa e dell’avvento delle coltivazioni intensive in serra.

Si tratta del fagiolo cosaruciaru (in dialetto cosa dolce), la cui principale caratteristica è proprio la dolcezza, tale da essere stato riconosciuto Presidio Slow Food.

È un legume di piccole dimensioni, dal caratteristico colore bianco panna con screziature marroni; la sua pianta, annuale, viene coltivata a pieno campo secondo metodi tradizionali. Il metodo di coltivazione prevede un disciplinare molto rigido, con il solo uso di concimazione a base di stallatico. L’impollinazione avviene tramite l’utilizzo di bombi, che permettono la fruttificazione senza utilizzare ormoni esterni. La raccolta avviene due volte l’anno, in primavera e in autunno. I fagioli, dopo la raccolta e l’essiccazione, possono essere gustati tutto l’anno e si prestano in cucina per gustose zuppe, insalate e piatti freddi.

Oltre al prodotto originale, i Parisi hanno ricavato dal fagiolo cosaruciaru Condì e Spalmì, due preparati che permettono a questo antico legume di arrivare sulle tavole di diverse regioni d’Italia.