Con il petto gonfio di meritato orgoglio e con lo sguardo rivolto ad un immaginario orizzonte, come a frugare tra i bei ricordi, Giovanni Battista Modica, per tutti Titta, ci racconta come, dalla sua intuizione imprenditoriale, nel 2004, diede vita ad un piccolo “baretto” a servizio del porto turistico di Pozzallo, con qualche tavolinetto riparato da pochi ombrelloni.

Nel corso del tempo il piccolo “baretto” si è evoluto con l’aggiunta delle cucine e di un’ampia veranda esterna in grado di ospitare parecchi posti a sedere, pur mantenendo quell’aria di cordialità familiare che hanno da sempre caratterizzato il locale.

Oggi l’attività impiega tutto il nucleo familiare di Titta. Gli “avventori” sono accolti dal cordiale sorriso della moglie Gianna e dalla professionalità dei figli Piero e Peppuccio che inoltre sono coadiuvati dal validissimo cugino “Piero il piccolo” o come si dice da queste parti “Piero u’ nicu”.

Chi si reca al Bar del Porto all’ora di pranzo, troverà lo chef Titta al lavoro che giornalmente “inventa, con le materie prime che ha a disposizione”, così ama dire lui, dei piatti che deliziano la vista, l’olfatto e il palato.

Alla domanda: da dove nasce la tua passione per la cucina?

Titta si racconta, racconta di quando era bambino, e di quanto quel bambino era affascinato ed incuriosito dalla sua prima maestra, la mamma Nunziata. Racconta come il piccolo Titta nato, 53 anni fa, e cresciuto in campagna, in una fattoria nei pressi di Ispica, dove si produceva cibo sano, dove si producevano conserve squisitamente casalinghe, dove si produceva il latte, dove il latte prodotto veniva trasformato ottenendo ricotta e formaggi, abbia ereditato la passione per la cucina e come abbia imparato ad accostare i sapori semplici rendendo ogni suo piatto una creazione unica e spesso irripetibile.

Oggi il Bar del Porto, grazie anche alla sua posizione strategica, accoglie parecchia clientela internazionale e rappresenta una delle nostre Eccellenze Siciliane.