La Storia
Sull’omonima Piana, racchiusa tra i fiumi Ippari e Dirillo, Vittoria è una delle più “giovani” città della Sicilia (fu fondata nel 1607).
In realtà i primi insediamenti nel suo territorio risalgono al 1200 a.C. circa, ad opera dei siculi, cui si succedettero i greci, i romani, i bizantini e gli arabi. Questi ultimi portarono nuove tecniche di coltivazione dei già fertili terreni, creando sistemi di irrigazione e sviluppando la coltivazione del riso lungo le sponde del Fiume Ippari. Agli arabi succedettero gli svevi, gli angioini e gli aragonesi, fino all’inglobamento nella Contea di Modica, nel 1300 d.C. circa.
L’attuale cittadina fu fondata nel 1607 per volere della Contessa Vittoria Colonna-Cabrera, reggente della Contea di Modica, che pensò ad un centro abitato di aspetto moderno: tutta la città, infatti, si presenta come una grande “scacchiera” formata da strade perpendicolari tra di loro.
Già subito dopo la sua fondazione, Vittoria divenne un attivo centro agricolo specializzato nella produzione di olio d’oliva e di vino, che veniva esportato in altre aree della Sicilia o a Malta tramite il porto della limitrofa Scoglitti. Attratte dal benessere e dalle potenzialità economiche, molte famiglie nobiliari, agricoltori ed artigiani si stabilirono a Vittoria; allo sviluppo economico si affiancò lo sviluppo edilizio, con la costruzione di eleganti chiese, conventi e palazzi.
La limitrofa Scoglitti divenne invece, oltre che trafficato porto, un centro importante per la pesca e la trasformazione di prodotti ittici.
In pieno sviluppo economico, edilizio e demografico, data la modernità delle sue costruzioni, Vittoria (assieme ad Acate), fu la città della Contea di Modica a subire il minor numero di danni in seguito al terremoto del 1693 che distrusse gran parte della Sicilia sudorientale.
Oggi è sede di fiorenti attività agricole, commerciali, fieristiche e culturali. Il suo mercato ortofrutticolo è uno dei più importanti ed attivi del sud-Italia.
Cosa Visitare
Data la sua modernità, la cittadina non ha molti monumenti artistici di grande valore storico. Vittoria è ricca di edifici in Art déco e stile Liberty, introdotto dal grande architetto palermitano Ernesto Basile, fra i quali lo splendido Palazzo Traina. È un palazzo nobiliare che si rifà ai canoni estetici dell'architettura araba: esso è circondato perimetralmente da balconate con colonne e archi ad ogiva con decorazioni e ghirigori arabeggianti.
Situato nella centrale Piazza del Popolo, il Teatro comunale Vittoria Colonna, in stile neoclassico, presenta sulla facciata due ordini di colonne; l’interno ha una forma a ferro di cavallo con quattro ordini di palchi ed è dotato di circa 380 posti. Nel 2005 è stato dichiarato “Monumento Portatore di una cultura di Pace” da parte dell’UNESCO. Oggi è sede di spettacoli teatrali, musical e concerti.
Di fianco al teatro, la Chiesa di Santa Maria delle Grazie; edificata intorno al 1610, fu in parte distrutta dal terremoto del 1693, ricostruita e completata nel 1754. Notevoli i dipinti al suo interno.
La Basilica di San Giovanni Battista fu ricostruita tra la fine del 1600 e gli inizi del 1700, in seguito alla distruzione della primigenia chiesa ad opera del terremoto del 1693. Questo provocò il crollo della precedente struttura e la morte di 40 bambini, ivi riuniti per il catechismo; essendo state le uniche vittime del sisma a Vittoria, l’avvenimento, pur nella sua tragicità, fu visto dal popolo come un evento miracoloso attribuibile a San Giovanni. Da qui la riedificazione della nuova chiesa e la consacrazione al santo. In stile barocco, è un edificio a croce latina, a tre navate, presenta una facciata semplice, sormontata da due piccole cupole; gli interni sono molto ricchi di decorazioni, stucchi, statue, marmi e numerose tele. Vi riposano i resti di Vittoria Colonna, fondatrice della città, ricondotti qui nel 1990 dalla Spagna, dove morì nel 1633.
Nel cuore del centro storico è il Castello Colonna Henriquez, costruito nel 1607 come sede della contea di Modica; il Castello, l’antica chiesa di San Giovanni Battista e i Magazzini del Conte furono in parte distrutti dal terremoto del 1693. Venne adibito a carcere dal 1816 fino al 1950 e attraversò in seguito un lungo periodo di abbandono.
Oggi il complesso architettonico è stato ristrutturato e i locali sono stati destinati a Museo civico polivalente, mentre nei locali del pianoterra è allocata, provvisoriamente, la sede del Consorzio di Tutela del Vino Cerasuolo DOCG di Vittoria.