La Storia
È una cittadina di circa 13.000 abitanti, a una ventina di chilometri da Siracusa, sulle colline dei Monti Iblei.
Il territorio di Melilli è stato abitato fin dalla preistoria: infatti sono molte le necropoli dell’età castellucciana (XVII-XV secolo a.C.) presenti sul territorio.
Nell’epoca bizantina, Melilli era un piccolo agglomerato rurale che fu, nel IX secolo, occupato dagli arabi, i quali diedero nuovo impulso economico ed edilizio al piccolo centro agricolo con la produzione del miele e della canna da zucchero.
Sull’odierna cittadina si hanno notizie storiche certe dal XII secolo, quando il suo territorio venne aggregato dal re Federico II di Svevia alla cittadina di Augusta.
Fu feudo di diversi principi e baroni fino al 1406, quando passò al regio demanio. Nel 1466 divenne baronia dei Moncada che la mantennero fino al 1812.
Dopo due ricostruzioni in seguito ai devastanti terremoti del 1542 e del 1693, nel 1842 fu elevata a comune.
Alla fine del XIX secolo subì un’emigrazione di massa, soprattutto verso gli Stati Uniti d’America.
Durante la seconda guerra mondiale Melilli fu bombardata per ben due volte ed occupata dalle forze alleate.
Nel dopoguerra subì una fortissima industrializzazione: in quasi trent’anni, dal 1948 al 1976, la fascia costiera del territorio melillese subì l’installazione di tutte le industrie chimiche e petrolchimiche che si trovano nella provincia di Siracusa.
La notte del 13 dicembre 1990 una forte scossa di terremoto colpì la cittadina, che rimase gravemente danneggiata.
Cosa visitare Architetture religiose
Chiesa Madre di San Nicolò
È sicuramente la chiesa più antica del paese (si hanno già notizie nel 1310), costruita col calcare bianco estratto dalle cave presenti nel territorio. Fu gravemente danneggiata dai terremoti del 1542 e del 1693; i lavori di ricostruzione iniziarono quasi subito e furono ultimati nel 1760. La chiesa fu consacrata nel 1763.
L’edificio, con un prospetto molto semplice, è a croce latina a tre navate, terminanti con tre absidi e un transetto.
Conserva al suo interno opere d’arte d’ogni epoca, quali pitture ad olio raffiguranti vite di santi e apostoli, l’altare posto nella cappella della navata sinistra del quale è possibile ammirare la presenza delle stalagmiti, patrimonio delle grotte del territorio di Melilli.
Dopo essere rimasta chiusa per anni a causa dei danni subiti durante il terremoto del 1990, è stata recentemente ristrutturata e resa fruibile ai fedeli.
Chiesa di San Sebastiano Martire
È oggi la principale chiesa della città. È posta sull’omonima piazza, dove si trova anche il monumentale loggiato ottocentesco a fianco della chiesa.
Ha una maestosa facciata barocca e conserva al suo interno numerose opere d’arte, tra le quali la statua di san Sebastiano martire: è un’opera finemente scolpita su legno, risalente al 1400, molto venerata dai fedeli.
Cosa visitare Architetture civili
I palazzi
Il centro storico di Melilli è ricco di palazzi sontuosi, costruiti in pietra bianca estratta dalle cave circostanti, indubbia testimonianza di un passato “nobile”, molti dei quali oggi chiusi o abbandonati: Palazzo Vinci, Palazzo Rossi-Matera-Rizzo-Vinci, Palazzo Francesco Arezzo-Cannata, Palazzo Immè-Rizzo, Palazzo Serges-Ternullo, Palazzo Moncada, Palazzo Schermi.
Palazzo Municipale
Il Palazzo Municipale di Melilli venne costruito sul sito dove sorgevano la chiesa di San Paolo Apostolo e il monastero benedettino. Dopo la soppressione degli ordini religiosi del 1866, il monastero, la chiesa e l'orto furono ceduti all'Amministrazione Comunale.
Il nuovo Palazzo Municipale fu costruito e inaugurato nel 1888.
Nei dintorni...
Le necropoli
Il circondario di Melilli è ricco di numerosissime necropoli, sparse in tutto il territorio; ciò fa pensare alla presenza di numerosi villaggi preistorici, sorti in prossimità dei corsi fluviali presenti in tutto il territorio.
Fra essi citiamo la Valle del Marcellino, in cui sono stati rinvenuti oggetti che rappresentano le testimonianze più antiche dei rapporti commerciali tra Occidente e Oriente greco.
Grotta Palombara
Posta vicino alla frazione di Città Giardino, si sviluppa per quasi 800 metri. La grotta deve probabilmente la sua origine dall’abbassamento ed innalzamento del livello marino nel corso dei millenni. Negli anni Ottanta è stata dichiarata Riserva Naturale Integrale.
Grotta di Mastropietro
La Grotta di Mastropietro è una delle oltre 50 cavità carsiche presenti nel territorio melillese. La caverna conserva ancora oggi una consistente quantità di stalattiti, stalagmiti e pisoliti. Al suo interno sono presenti tombe dell'età del bronzo.
Grotta Alfio
La grotta è la più lunga della Sicilia. È attraversata da tre corsi d'acqua e al suo interno sono presenti una cascata e un vasto lago sotterraneo. Rappresenta il più importante sistema carsico di tutto l'Altipiano Ibleo e pertanto recentemente è stata istituita riserva naturale con la denominazione Complesso Speleologico Villasmundo-Alfio.
Pirrera di Sant'Antonio
La Pirrera è un’enorme grotta che raggiunge ben 26 metri in altezza, molto suggestiva e di grande interesse culturale. Già dal 1400 la Pirrera è stata sfruttata per l'estrazione della pietra bianca, una roccia particolarmente adatta per l'architettura e la scultura, esportata in buona parte della Sicilia. Con l’uso di questa pietra sono stati edificati i numerosi palazzi che costellano il centro storico di Melilli.